Turismo Arte Cultura Cinema Galleria Info & Links Numeri utili Meteo News
Orario Visite:

 

aprile/ottobre

 

da lunedì a sabato ore 9.30-13.00

 

novembre/marzo

  

da lunedì a sabato ore 10.30-13.00

 

Tel/Fax (+39)090675175  - messinarte.it

 

 

I Musei d'Italia in Sicilia

 

La Navata Destra del Duomo è composta da sette altari, con statue in marmo bianco che riproducono l'antico "Apostolato" del Montòrsoli, dopo il sesto altare si apre il portale che immette al Tesoro.

 

 

 

Ordinato in quattro sale, il Tesoro del Duomo ha uno spazio espositivo di circa 300 m2  distribuito su due livelli, accoglie oltre 400 opere tra calici, ostensori, candelabri, paliotti d'altare, pissidi, vasi reliquiari, pianete, tunicelle, mitre, turiboli, teche ecc..

I lavori di sistemazione dei locali sono dovuti all'architetto La Spina.

 

 

Prima Sala

Ostensorio in argento di Francesco Bruno - sec. XVII

Due angeli genuflessi, con pellicano al centro, sorreggono la raggiera. 

Il ricettacolo è decorato da una doppia cornice di diamanti a rosetta

 

Nelle vetrine della Prima Sala sono custoditi utensili e arredi sacri, preziosi lavori di oreficeria e di raffinatissima arte della seta, lavorazioni queste tipiche di uno straordinario artigianato messinese, a Messina operarono per secoli generazioni di insigni artisti, accreditati dal prestigioso "consolato della seta" diffusero i loro prodotti di altissimo livello non solo in Sicilia. Nonostante le gravi perdite di opere d'arte a causa di eventi naturali e bellici, un patrimonio artistico di rilievo è oggi al Tesoro del Duomo.

Numerose sono le opere più antiche esposte nella Seconda Sala, tra queste un reliquiario, la "Pigna"di cristallo di rocca che poggia su una lamina d'argento incisa al bulino, probabilmente del X secolo. Si tratta di un'opera pregevolissima, il cristallo sarebbe la parte di una lampada lavorata da maestranze siculo-arabe usata in origine come lampada della Cappella del Sacramento e poi usata come reliquiario da processione per il sacro capello della Madonna.

Il reliquiario di San Giacomo è un vaso-braccio alto 71 cm che poggia su una base ottagonale, è decorato di foglie a candeliere sulle otto facce incise a bulino. La mano sostiene una conchiglia su cui si innalza una teca che finisce a cuspide coperta di perline e smalti.

Del XII secolo il braccio-reliquiario di San Marziano fatto realizzare dal vescovo inglese Riccardo Palmer, lavorato a sbalzo e cesello; una croce astile del XIII secolo in argento dall'iconografia bizantina; un ostensorio in oro del XIII secolo; due calici d'argento e smalti di Limoges del XIV secolo; grande rilievo artistico riveste il reliquiario del Capello della Madonna della Lettera su base d'argento dorato del XIV secolo; un Crocifisso ligneo del tardo quattrocento proveniente dalla Chiesa di Santa Maria della Mercè al Tirone.

 

 

Tra le opere d'arte figurativa da segnalare i due dipinti su tavola, la Madonna del Graffeo del XIII secolo e la Madonna della Lettera del XVI secolo; notevole il Leggio in bronzo cinquecentesco raffigurante l'Aquila di San Giovanni e utilizzato all'interno della stessa Cattedrale dinanzi all'Altare Maggiore.

Presenti nella Terza Sala la maggior parte delle opere risalenti al Seicento e al Settecento, tra queste, notevole  la "Manta d'Oro", ovvero, il rivestimento del quadro della Madonna della Lettera, in oro cesellato da Innocenzo Mangani (1668) e poi arricchito da "ex voto" di altre pietre preziose; 

 

 

il paliotto d'altare in argento e rame dorato lavorato da Pietro e Francesco Juvara nel 1701; una statua in argento raffigurante Santa Rosalia donata dal Comune di Palermo nel 1673. 

 

 

Fanno bella mostra, sempre nella Terza Sala, un prestigioso calice d'argento dorato con rilievi del 1695  di Filippo Juvara e sei candelabri d'argento sbalzato e cesellato sempre di Filippo Iuvara del 1698; di Pietro Juvara il reliquiario di San Pietro del XVII secolo; quattro vasi d'argento e rame dorato del XVII secolo. Altra opera di rilievo è la "Vara della Vergine", in argento sbalzato del XVIII secolo, si porta in processione il 3 giugno, giorno della Madonna della Lettera. 

Nella Quarta Sala sono esposte opere del XIX e XX secolo, tra queste sono da menzionare: il calice donato da Papa Giovanni Paolo II in occasione della canonizzazione avvenuta nel 1988 a Messina di Smeralda Calafato, Santa Eustochia; 

 

 

una statua raffigurante il Cristo Risorto in argento e argento dorato del XIX secolo; un leggio d'altare in argento dorato raffigurante l'Immacolata del XIX secolo; un ostensorio in argento raffigurante il Trionfo della Fede sempre del XIX secolo.

 

 

Torna all'inizio della pagina

 

 

webmaster@torrese.it - silvana@torrese.it - Copyright© 2006 torrese.it - All rights reserved