La storia del SS. Salvatore, Cattedrale
dell'Archimandritato, Concattedrale di Messina, è affidata ai Salesiani
del "Savio". Essa fa parte del vasto complesso dell'Opera
Salesiana di Via Lenzi insieme alla scuola elementare, il Centro
Giovanile, il Centro Psico-Pedagogico, il Cine Teatro Savio.
L'attuale
Chiesa del SS. Salvatore è la terza Chiesa ricostruita quale
Cattedrale dell'Archimandritato. La prima fu edificata dal Conte
normanno Ruggero d'Altavilla verso il 1100 in lingua phari, nella
zona falcata della penisoletta di San Ranieri, quale ex voto per aver
scacciato i Saraceni da Messina e dalla Sicilia. Assieme alla Chiesa vi
costruì un Monastero che arricchì di beni e privilegi. Fu poi suo
figlio, il Re Ruggero II, che nel maggio del 1131 con un Diploma Regale
elevò la Chiesa e il Monastero ad Archimandritato sottomettendovi altri
monasteri della Sicilia e della Calabria e nominando l'Abate S. Luca
primo Archimandrita. L'imperatore Carlo V nel 1546, per fortificare la
Città di Messina, abbattè il Monastero e vi costruì delle
fortificazioni (Forte SS. Salvatore). Nel 1549 un fulmine distrusse la
Chiesa. La seconda Chiesa fu costruita dall'imperatore
Carlo V sul Torrente Annunziata, dove oggi sorge il Museo Regionale, nel
1549.
Il 23 marzo 1635 il Papa Urbano VIII con un "Breve"
elevava l'Archimandritato a Prelatura Nullius, cioè a diocesi con un suo
territorio ben definito, separato e distinto dalle
altre. Nel 1866 con le leggi eversive e la
soppressione dei beni ecclesiastici e il loro incameramento, Chiesa e
Monastero furono soppressi. Il 31 agosto 1883 il Papa Leone XIII con un
Decreto univa l'Archimandritato all'Arcidiocesi di Messina, aeque
principaliter, le due diocesi rimanevano distinte e separate
giuridicamente, l'Arcivescovo di Messina prendeva il titolo di
Arcivescovo ed Archimandrita di Messina e gestiva separatamente le due
diocesi. Il Cardinale Giuseppe Guarino fu il primo Arcivescovo ed
Archimandrita di Messina (1884). Il terremoto del 1908 distrusse
completamente sia la Chiesa che il Monastero.
|
|
Dopo il terremoto del 1908
Mons. Angelo Paino, Arcivescovo e Archimandrita di Messina, si impegnò
con tutte le sue forze alla ricostruzione della Chiesa. Nel 1929
sull'area dell'isolato 249 la Ditta Guido Piazzoli sul progetto
dell'ing. Enzo D'Amore, iniziava i lavori di ricostruzione.
Il 22 aprile
1933 Mons. Angelo Paino benediceva la nuova Chiesa.
Dal 1943 al 1946, la
Chiesa del SS. Salvatore funzionò da Cattedrale di Messina in quanto
questa era stata gravemente danneggiata dai
bombardamenti
della seconda guerra mondiale.
Il 30 Maggio 1964 Mons. Francesco Fasola consacrava e dedicava la Chiesa
al SS. Salvatore. Nel 1986, con la riorganizzazione della
diocesi di Messina, l'Archimandritato veniva unificato totalmente alla
diocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela e la Chiesa del SS.
Salvatore assumeva la qualifica di Concattedrale di Messina.
diocesimessina.net |
|
La Chiesa è a tre navate in stile
neoclassico, con stucchi e decorazioni barocche.
Di notevole valore artistico sono:
un Crocifisso ligneo del 1600
di autore ignoto;
una tavola di tempera di San Basilio del XVI secolo
di ignoto cretese data in deposito al
Museo
Regionale;
San Domenico
Savio
di C. Mongani;
Addolorata e San
Giovanni Evangelista di R. Stramondo;
S. Teresa del Bambin Gesù di R. Stramondo;
Sacro Cuore di
Giuseppe Barone;
San Giuseppe
di
Michele Amoroso;
La chiamata del
giovane ricco
di Impallomeni;
La Cena di Emmaus
di Impallomeni;
S. Maria Domenica
Mazzarello
di Paolo Crida;
Sant'Antonio di R.
Stramondo;
il Cristo
Salvatore dell'Umanità di Guido Gregorietti nel grande catino dell'abside centrale; |