In questo luogo sorgeva
un sacello fatto costruire nel V secolo da S. Placido, patrizio romano
seguace di San Benedetto. Il Santo giunto a Messina per compiere il proprio
apostolato, fu trucidato dai saraceni insieme ai fratelli Eutichio, Vittorino e
Flavia.
La chiesa fu abbattuta e poi, dopo
varie vicende, venne ricostruita
e fu concessa da Ruggero II
all'ordine religioso dei
Cavalieri di San Giovanni in
Gerusalemme che, nei dintorni,
edificarono il loro priorato e un
ospedale.
Alla fine del '500,
in seguito a smottamenti del terreno, furono esumate alcune tombe e tra
queste quella con i resti di San Placido (1588) e, successivamente, nel 1608
vennero alla luce anche le ossa dei parenti del Santo che furono
martirizzati con lui. Per
onorare San Placido le autorita messinesi (1588) decisero di edificare un
nuovo tempio a pianta invertita rispetto al precedente e la parte
artisticamente piu significativa che vediamo oggi e' la cosiddetta
"Tribuna" ovvero la facciata posteriore. Jacopo Del Duca
l'architetto scultore che esegui il disegno in concorso con Camillo Camilliani.
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