La Fontana di Orione fu
edificata di fronte al Duomo nel 1547.
L'opera dell'architetto
Giovanni Angelo Montòrsoli
inaugurò un avvenimento
molto importante per la città:
la costruzione del primo
acquedotto ottenuto con il convogliamento delle acque
dei fiumi Camaro e
Bordonaro.
La Fontana è dedicata al
gigante Orione mitico fondatore della città di Messina.
La sua figura, con lo stemma
della città e il cane Sirio ai piedi, svetta in cima alla fontana.
Tre gruppi marmorei con
putti, naiadi e tritoni, separano le due vasche
da dove esce l'acqua che sgorga
nel bacino inferiore di dodici lati decorati in rilievo.
ORIONE
il leggendario gigante
cacciatore dalla forza prodigiosa
Le figure simboliche dei fiumi Nilo,
Tevere (in questa foto), Ebro e Camaro poggiano sui bordi della vasca dove si
leggono nell'ordine i seguenti distici latini:"Nilus ego ignotum, septena per
ostia fessus hic caput in gremio, zancla, repono tuo"(Io, il Nilo diviso in
sette foci, le mie ignote origini nascondo nel tuo seno, o Zancle) "Ob meritum
antiquae fidei, Messana, perennes fudit aquas magni tibridis urna tibi" (In
ricordo dell'antica fedeltà, o Messina, perenni acque versa per te l'urna del
gran Tevere) "Hesperidum venio regnator Hiberus aquarum hec regio in Siculis
gratiator ulla fuit" (Io, l'Ebro, qual re delle acque esperidi qui giungo in
Sicilia, nessuna regione mi è più gradita di questa) "Sum patriae famulus,
cameris exortus aquosis officio manant flumina tanta meo" (Son figlio di questa
terra, nato dai monti Cameri ricchi di acqua, per opera mia sgorgano tanti
zampilli).
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