Se avete già fatto esperienza della
disponibilità degli artigiani a soddisfare la curiosità dei
clienti e visitatori, anche a costo di interrompere il lavoro,
del piacere di descrivere con ricchezza di particolari le fasi
più complesse dei processi produttivi intercalando qua e là
l'eco carica di umanità dell'esperienza vissuta, di tutto ciò
avrete conferma fermandovi presso le botteghe artigiane
che incontrerete nei vostri itinerari in quest'area della
Sicilia, rinomata per la cortesia dei suoi abitanti
nell'intrattenere gli ospiti, per la gentilezza dei modi e la
gioviale franchezza della conversazione.
Negli ultimi decenni l'artigianato ha subito
qui come altrove in Sicilia profonde trasformazioni, legate al
progressivo scomparire di quel mondo produttivo agricolo-pastorale cui
molte delle attività artigiane erano in funzione legate. Così è per
esempio dell'artigianato del ferro battuto che ha avuto a Tortorici uno
dei suoi centri più importanti.
In tale settore la componente artistica ha
avuto il sopravvento con il disgregarsi del mondo agricolo tradizionale,
e i nuclei di produzione si sono spostati verso le zone di intenso
traffico turistico dove i manufatti trovano uno spazio di mercato,
mentre nell'interno l'artigianato del ferro battuto non c'è più essendo
presente un'attività di lavorazione del ferro più grossolana che usa la
saldatura.
Merita menzione, in tale contesto, la produzione
artistico-artigianale dei coltelli siciliani anch'essa un tempo molto
florida a San Fratello (famoso il coltello Sanfratellano). Oggi,
nonostante le nuove generazioni abbiano abbandonato questo tipo di
lavorazione, a dispetto di una massificazione sempre più invasiva, la
produzione artigianale del coltello siciliano resiste tenacemente grazie
soprattutto alla capacità di alcuni fabbri di continuare ad affermare una
tradizione straordinaria ed irrinunciabile.
Oltre all'artigianato del ferro, un cenno a
parte merita l'artigianato della ceramica. Esso figura tra le voci più
attive dell'artigianato isolano, sia perché si è innovato
tecnologicamente passando a forme semi-industriali o industriali di
produzione, sia perché gli artigiani hanno puntato su produzioni di
pregio che hanno conquistato ampi spazi all'interno del mercato del
manufatto artistico. A Santo Stefano di Camastra si può avere uno
spaccato delle diverse produzioni e dei diversi gradi di adattamento di
questo artigianato alla sfida delle moderne tecnologie e dei mercati;
questa competitività ha fatto si che ci fosse una sempre maggiore
ricerca di cura nella raffinatezza dei prodotti posti sul mercato per
una esigenza di autenticità di marchio di provenienza. Nella Provincia
di Messina una lunga sosta a Santo Stefano di Camastra è d'obbligo se ci
si vuole fare un'idea di una componente fondamentale della produzione
ceramica dell'Isola. Sorto nel 1683 questo centro ha rapidamente
soppiantato la vicina Patti nella produzione di terracotta e ceramiche,
favorito anche dalla posizione geografica e dal fatto di essere
attraversato dalla SS. 113 (Palermo-Messina).
I colori tradizionali della ceramica
a Santo Stefano sono il verde rame, il giallo miele, il rosso,
il blu cobalto, il bianco. Nei motivi decorativi c'è stata
un'evoluzione che ha visto i motivi geometrici prendere il
sopravvento su quelli più tradizionali degli animali, dei fiori
e frutta tropicale sottolineati nei grandi piatti da cerchi
concentrici ai bordi. Altri motiv decorativi sono ottenuti
durante la lavorazione al tornio e con l'applicazione di
cordoncini di argilla e motivi floreali.
Modelli tradizionali della plastica
di Santo Stefano sono la lucerna a quattro fiamme e a due o tre
manici le foriere e tra queste quelle a forma di pigne, i
piatti, le giare per la conservazione dell'olio o altri prodotti
e infine bummuli e quartare per il trasporto e la
conservazione dell'acqua. Numerosi sono i maestri ceramisti che
usano tecniche tradizionali sia nella lavorazione dell'argilla
che nella decorazione con motivi tipici.
Il loro laboratorio è visitabile e
le botteghe sono aperte anche la domenica. Maestri ceramisti che
sono specializzati, in particolare, nella produzione di piatti
per uso domestico e di servizi da tavola, per caffè o tè.
Artigianato particolare e caratteristico, di
grande pregio per la finezza e l'abilità di esecuzione dei mastri, è
l'intarsio del legno che si pratica a Castelmola e generalmente in tutte
le località montane.
Nella zona dei Nebrodi, la creazione
degli strumenti musicali a plettro e a soffio.
E' da segnalare, in quest'area del
messinese, l'artigianato dei "pupi
siciliani"
di diversa misura eseguiti con il sistema di costruzione
tradizionale.
Il palcoscenico della vita è qui,
pronto ad ospitare leggende messinesi e siciliane, storie
vere, racconti epici, commedie teatrali e drammi. Recitano
grandi interpreti: le marionette magistralmente manovrate da
mani esperte. Lavoro duro e faticoso per gli operatori di
quest'arte della rappresentazione delle vicende umane nei
millenni... alla fine, però, si ricava tanta soddisfazione per
la felicità, per la partecipazione e per la forte curiosità che
"i pupi" suscitano, soprattutto, nei bambini.
|
ha proclamato il
Teatro dei Pupi Siciliani "Capolavoro del
Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità", questo grande
riconoscimento è stato assegnato a poche altre espressioni
culturali e tradizionali in tutto il mondo.
Comunicato stampa n.40/2001
|
L'Organizzazione delle Nazioni Unite
per l'istruzione, la scienza e la cultura, finalmente ha voluto
dare un riconoscimento non a statue, a monumenti o a siti storici,
ma a creazioni culturali e tradizioni.
|
Messina - Piazza Felice
Cavallotti
090 7772111
Lampadario
in ferro battuto
Particolare
di cancello in ferro battuto
www.coltelliversaci.com
-
S.
Stefano di Camastra è sede di un importante
Museo
Civico delle Ceramiche Tel. 0921-331110 (Comune)
-
A Patti alla Villa Pisani è la sede del Museo della Ceramica Tel. 0941-361663 (Biblioteca
Comunale)
Arte e Tradizione dell'Artigianato Siciliano
Via
C.Scaglione,3 - Acquedolci
ARTE, STORIA E FOLCLORE NEI "PUPI"
|