Le statue dei sovrani Borbonici distrutte durante i moti
insurrezionali del 1848, furono rifatte su delibera del Collegio dei Decurioni
che venne approvata dal re Ferdinando II di Borbone nel novembre del 1852.
La Statua di Carlo III del 1757, opera in bronzo del
messinese Giuseppe Buceti era stata costruita su modello di Jean Jacques
Caffièri su basamento del Vanvitelli. L'attuale statua fu scolpita a Roma dal messinese
Saro Zagari
allievo del Tenerani; fu l'ultima ad essere completata e venne sistemata agli
inizi del 1860 nel quartiere San Leone. Quello stesso anno, con l'entrata in
città dei Garibaldini, furono nuovamente distrutte le Statue di Francesco I e
Ferdinando I. Fortunatamente le altre due statue, quella di Ferdinando II e
quella di Carlo III furono poste in salvo per ordine del generale Medici e
sistemate nell'allora Museo Civico Peloritano e successivamente nella filanda
Mellinghof trasformata in Museo Nazionale. Nel 1973 la Statua di Carlo III di Borbone
è stata restituita alla
città e collocata sul suo basamento originale in Piazza Cavallotti. |